Francesca Bertazzo Hart Quartet “JAZZ LIGHTS”

Francesca Bertazzo Hart Quartet “JAZZ LIGHTS”

Torna a Crema mercoledì 7 luglio 2021 sul palco più importante della città, il CremArena, la cantante e chitarrista Francesca Bertazzo Hart con un concerto dal nome Jazz Lights. L’evento è inserito nel palinsesto degli eventi culturali estivi e realizzato in collaborazione con il Crema Jazz Art Festival.

Francesca Bertazzo Hart

Davvero unica e originale questa formazione che vede la vocalist protagonista anche di quasi tutti gli arrangiamenti e dell’accompagnamento armonico alla chitarra, con una scelta di repertorio che parte dal mainstream e approda al jazz moderno passando per il be-bop e l’hard-bop. In una sapiente miscela fra standards noti e poco noti e brani originali autografi, Francesca Bertazzo Hart conduce il suo quartetto, plasmandolo a volte in mainstream band al servizio della sua splendida voce profondamente jazz; a volte in un più energico e ardente gruppo hardbop e bebop in cui la sua vocalità, attraverso la tecnica dello scat singing, si manifesta in modo più strumentistico.

“Posso contare sulle dita di una mano le cantanti jazz viventi in grado di cantare abilmente sugli accordi e Francesca Bertazzo e’ in cima a questa ristretta lista… Francesca e’ una cantante completa:è dotata di un meraviglioso suono, swinga accanitamente, racconta ogni volta una commuovente storia, è maestra dell’improvvisazione, scrive i suoi arrangiamenti, compone brani interessanti ed esclusivi ed espertamente accompagna se stessa con la chitarra con la quale anche improvvisa. Ha davvero fatto il suo dovere e il risultato è che riesce a fare tutto! Francesca Bertazzo è un’autentica originale!” (Amy London) 

Francesca Bertazzo Hart, voce e chitarra

Nel 1997 si è diplomata in canto jazz al C.P.M. di Milano con il massimo dei voti più nota di merito sotto la guida di Tiziana Ghiglioni e Francesca Olivieri. Ha partecipato a diversi seminari studiando con: Mark Murphy, Bob Stoloff (Berklee School of Music), Jay Clayton, Rachel Gould, Barry Harris, Kate Baker e altri. Nel 1996 partecipa ad un seminario con Sheila Jordan e vince una borsa di studio per seguire a New York i corsi della Manhattan School of Music. Nel 1997 si trasferisce negli Stati Uniti e vi resta per quasi quattro anni, facendo la gavetta nei club di New York. Ha cantato: nel “Ronald Westray Ensemble” diretto dal trombonista di Wynton Marsalis, nella “Jason Lindner Big Band” che annovera personaggi del calibro di Mark Turner, Antonio Hart e Greg Tardy e in diverse altre piccole formazioni. Francesca è artista versatile capace di creare un tutt’uno fra sperimentazioni vocali, improvvisazioni bebop e interpretazioni di standards americani, ma si evidenzia soprattutto per la grande capacità d’improvvisazione che fa di lei una delle più importanti cantanti scat italiane. Negli ultimi anni ha lavorato con diversi musicisti italiani tra i quali Fabrizio Bosso, Marcello Tonolo, Robert Bonisolo, Ares Tavolazzi, Massimo Manzi e molti altri. Molto intensa anche l’attività concertistica all’estero con esibizioni in: Austria,Polonia, Francia, Lituania, Lettonia, Belgio, etc… Tra i progetti discografici più rilevanti è da segnalare il cd “Silver Friends”, omaggio alla musica di Horace Silver, con Ettore Martin al sax, Alberto Marsico all’Hammond ed Enzo Carpentieri alla batteria; “The Grace of Gryce“ con Ettore Martin al sax, Kyle Gregory alla tromba, Beppe Pilotto al contrabbasso e Marco Carlesso alla batteria; “The Teaneck session “ con George Cables al pianoforte e Steve Williams alla batteria e “Monk’s Midnight“ con Ilona Damietzka al pianoforte, Pawel Urowski al contrabbasso e Eric Allen alla batteria. Oltre all’attività concertistica insegna canto jazz in diversi conservatori di musica.

Beppe Pilotto, contrabbasso

Inizia lo studio del basso elettrico da autodidatta nel 1986 e successivamente del contrabbasso presso la scuola “Gillespie” di Bassano del Grappa sotto la guida di Giko Pavan ed in seguito con Cameron Brown e Andy McKee. Ha suonato con varie formazioni in Italia, Francia, Austria, Germania, Slovacchia, Giappone, Lettonia, in clubs, teatri e Festival; ha collaborato con vari musicisti tra i quali: Robert Bonisolo, Danilo Memoli, Michael Loesch, Glauco Masetti, Paolo Tomelleri, Sandro Gibellini ,Massimo Chiarella, Enzo Scoppa, Gianni Cazzola e altri. Ha partecipato a vari Festival e rassegne: Etna Jazz, Festa della Musica (a Parigi), Fiemme Ski Jazz, Kemptener Jazz- Fruhling, Eurommet Jazz Festival,“Marostica Jazz e altri. Ha inciso una decina di CD tra i quali: “New Thing Quartet” (2000), “Connection” Helga Plankensteiner Walter Civettini quintet (03), “Rythme Futur” con il gruppo Alma Swing (05) vincitore del concorso Porche Live Giovani e Jazz 2004. 

Enzo Carpentieri, batteria

Un musicista eclettico che integra gli elementi più tradizionali della musica afroamericana con quelli più moderni: dall’hardbop al freejazz, dal mainstream all’avanguardia, il batterista Enzo Carpentieri si trova proprio agio con le più disparate musiche riuscendo ad esprimersi con successo in diversi contesti stilistici. Attivo soprattutto in ambito jazz, ha suonato con Massimo Urbani e Sal Nistico, ha inciso con Franco Cerri e Gianni Basso e nell’area creativa della scena moderna con Greg Burk, John Tchicai, Rob Mazurek. Ha suonato in diversi paesi europei e in Cina, Asia, Indonesia, Australia, Jakarta, Vancouver, Melbourne, Buenos Aires, Honk Kong, New York. 

Gianluca Carollo, tromba e flicorno

Nel 1987 si diploma in tromba presso il Conservatorio di Vicenza sotto la guida del M° Bonomo. Successivamente si specializza con: E. Soana, M. Applebaun, G. Parodi, C. Roditi e C. Tolliver. Nel 1993 si diploma in strumenti a percussione al Conservatorio di Vicenza con il M° Facchin, con il massimo dei voti e la lode. Nel 2000 e 2001 partecipa ai workshops estivi della New School di New York organizzati da Veneto Jazz. Vanta numerosissime collaborazioni nell’ambito della musica classica (orchestra sinfonica di Sanremo, orchestra della Fenice di Venezia, vincitore del 1° premio assoluto al concorso internazionale per percussionisti “Cotogni” a Rovigo etc…) e della musica leggera (lavora per U. Smaila, Vittorio Matteucci, si esibisce in diverse trasmissioni televisive come: ”Buona Domenica”, ”Super classifica Show” etc.., è trombettista nella big band guidata da P. Belli, lavora come side man in più di 50 cd registrando per le etichette: SONY, BMG, etc…). Con il passare degli anni però si avvicina sempre di più alla musica jazz, la sua vera passione. Sono numerose le collaborazioni anche in quest’ambito in prevalenza come trombettista e in qualche occasione anche come vibrafonista. Si è esibito in svariati festival in Italia collaborando con diversi musicisti tra i quali: Carla Bley, Maria Schneider, Steve Swallow, Kenny Wheeler, Tom Harrell, Billy Cobham, Aldo Romano, Mainard Ferguson, Claudio Roditi, Ernie Watts, Enrico Rava, Robert Bonisolo e altri.

“Jazz Lights” Francesca Bertazzo Hart Quartet

Dove: CremArena, Piazzetta Winifred Terni de Gregorj, 3, Crema (CR)

Quando: Mercoledì 7 luglio, ore 21.

Francesca Bertazzo: chitarra-voce

Gianluca Carollo: tromba-flicorno

Beppe Pilotto: contrabbasso

Enzo Carpentieri: batteria

Foto in evidenza di Dan Codazzi

Inchiostro, edizione numero tre per il festival letterario di Crema

Inchiostro, edizione numero tre per il festival letterario di Crema

Dopo due splendide edizioni che hanno immerso Crema nel fascino della letteratura e hanno animato il Sant’Agostino con una fiera della piccola editoria e incontri non stop dalla mattina alla sera con autori, editori, blogger, esperti del settore e giornalisti, dopo la serata di Pillole di Inchiostro realizzata lo scorso anno, il festival Inchiostro torna di scena venerdì 18 e sabato 19 giugno per una due giorni di qualità, con incontri letterari che esplorano la narrativa contemporanea.

Inchiostro, ideato e diretto da Lorenzo Sartori, è un progetto dell’Amministrazione Comunale di Crema in collaborazione con la Biblioteca Civica Clara Gallini e rappresenta uno dei fiori all’occhiello della cultura cittadina. L’edizione 2021, a causa della situazione pandemica, avverrà ancora in forma ridotta e propone tre aperitivi letterari nella splendida sala affrescata da Pietro da Cemmo e due serate sotto il cielo stellato, a CremArena. Sette autori in due giorni per esplorare la narrativa di genere e non con scrittori apprezzati a livello nazionale e internazionale come Massimo Carlotto, Sara Rattaro e Marco Balzano, esordienti di classe come Martina Merletti, nuove voci del thriller come Livia Sambrotta, Claudia Maria Bertola e Paolo Panzacchi.

Massimo Carlotto

Lillo Garlisi

Claudia Maria Bertola

Paolo Panzacchi

Martina Merletti

Marco Balzano
(Ph. Maria Cristina Traversi)

Livia Sambrotta

Sara Rattaro

Ad aprire le danze, venerdì 18 giugno alle ore 18, in compagnia del direttore artistico Lorenzo Sartori, saranno due nuove voci del thriller italiano: Livia Sambrotta, con Non salvarmi (SEM), ambientato in una comunità di recupero per i figli delle star di Hollywood, e Claudia Maria Bertola, con Vieni come sei (Morellini), ambientato nelle ville signorili della Milano bene dove proseguono le indagini della sua detective per caso Marina Novembre. In serata, dalle ore 21 presso CremArena doppio appuntamento con Sara Rattaro che, condotta da Barbara Donarini, presenta il suo ultimo romanzo Una vita semplice (Sperling&Kupfer), la storia di Cristina che viene presa in ostaggio nel corso di una rapina in un negozio e questo fatto la spinge in maniera estrema a guardare dentro di sé e capire quello che conta davvero. A seguire Marco Balzano, condotto da Alessandra Facchi, dopo il successo internazionale di Resto qui, l’autore presenta l’ultimo romanzo, Quando tornerò (Einaudi), storia potente dedicata alla forza dei legami e alle conseguenze delle nostre scelte.

Sabato 19 giugno gli aperitivi letterari raddoppiano e Inchiostro apre la sua seconda giornata alle ore 17.00 in Sala Pietro da Cemmo con un duo d’eccezione: Paolo Panzacchi e Lillo Garlisi condotti da Elisa Biffi Corni. Panzacchi è l’autore del thriller Dove nasce l’odio (Laurana), un romanzo attraversato da intrighi internazionali, politica, terrorismo e famiglie disposte a tutto, Garlisi è il suo editore e racconterà tutta un’altra storia, quella di chi ama pubblicare libri che sanno far luce sulla realtà. A seguire Inchiostro ospita Marina Merletti, condotta da Marco Viviani, per presentare la sua opera prima Ciò che nel silenzio non tace (Einaudi), una storia che dal 1999 percorre il tempo a ritroso fino a quel 1944 quando una suora salva un neonato ebreo nascondendolo nel cesto della biancheria sporca. A chiudere il festival, alle ore 21 in CremArena, sarà un vero maestro del noir, Massimo Carlotto, condotto da Paolo Panzacchi e Lorenzo Sartori, per presentare il suo nuovo romanzo E verrà un altro inverno (Rizzoli), una vicenda che si spinge nella provincia del nord-est, tra le pieghe di un piccolo mondo di imprenditori, una coppia solo all’apparenza felice e un paesino con troppi segreti da seppellire.

Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito e libero fino a esaurimento posti e si svolgono nel pieno rispetto delle norme anti-covid.

I posti sono distanziati, fissi e assegnati all’ingresso (84 nella Sala Pietro da Cemmo e circa 200-240 a CremArena).

Si può assistere agli eventi solo seduti al proprio posto dopo avere ritirato il proprio biglietto segnaposto.

Non è prevista la prenotazione e si consiglia di presentarsi in piazzetta Terni de Gregory con un buon anticipo per espletare tutte le procedure di ingresso.

È obbligatorio l’uso della mascherina e il mantenimento del distanziamento interpersonale.

Info: www.festivalinchiostro.it

Lo Spazio Teatro 89 di Milano ringrazia medici e infermieri “A cuore aperto”

Lo Spazio Teatro 89 di Milano ringrazia medici e infermieri “A cuore aperto”

Sarà un pubblico del tutto speciale quello che, mercoledì 2 giugno alle 17.00, affollerà la platea dello Spazio Teatro 89 di Milano per il récital “A cuore aperto”: tre secoli di brani d’opera italiana. Organizzato dallo stesso teatro, lo spettacolo è infatti riservato esclusivamente ai medici, agli infermieri e a tutti i lavoratori degli Ospedali San Carlo e San Paolo, in segno di ringraziamento per la straordinaria dedizione e la grande professionalità profuse in oltre un anno di impegno nei reparti Covid e in tutte le aree ospedaliere coinvolte. Una dedica che ritroviamo anche nel titolo dell’evento, “A cuore aperto”, un gioco di parole ben riuscito che attinge contemporaneamente al lessico della medicina e a quello dei sentimenti. Con un percorso musicale che dall’opera buffa settecentesca, rappresentata dalla Serva Padrona di Giovanni Battista Pergolesi, arriverà fino al primo Novecento di Puccini e Cilea, il soprano Aurora Tirotta, il mezzosoprano Külli Tomingas, il baritono Raffaele Facciolà e il pianista Luca Schieppati (quest’ultimo protagonista anche di brevi guide all’ascolto prima di ogni brano), si esibiranno in un’antologia di brani d’opera, programma ideale per celebrare nel giorno della Festa della Repubblica l’identità nazionale italiana formatasi anche grazie alle melodie immortali e ai libretti di Verdi, Rossini, Donizetti, Cilea e degli altri grandi autori del melodramma ottocentesco.

Il baritono Raffaele Facciolà

Il soprano Aurora Tirotta

In questo lunghissimo anno di lockdown e di bollettini, di dolore ma anche di speranza, alcune categorie di lavoratori sono state particolarmente sotto pressione, come appunto gli operatori sanitari, mentre altri hanno vissuto nel più completo silenzio, per non dire oblio: parliamo degli artisti, dei lavoratori dello spettacolo, dei cinema e… dei teatri. E assume quindi un significato ancora più speciale, dimostrando il grande cuore di Milano, l’impegno dello Spazio Teatro 89 nell’accogliere e organizzare questo evento.

Federico Ugliano, direttore dello Spazio Teatro 89, commenta «Tra le tante titubanze per una riapertura dei nostri spazi che sembra, a conti fatti, più facile in teoria e meno in pratica, ci è venuta in mente una cosa molto semplice. Che sarebbe bello, intanto, ringraziare. In tanti, in troppi, noi inclusi, ci siamo lamentati per quello che è successo, per le sfortune e le miserie. Ma, riflettendo a freddo, credo che la categoria che abbia sofferto di più, a ben pensarci, sia stata quella dei sanitari. Il loro è stato un tributo di fatica, turni, sudore, emozioni, segni di mascherina, infezioni e, talvolta, morte. Ma, a differenza di tanti, di troppi, i sanitari sono quelli che si sono lamentati di meno in quest’anno e mezzo di delirio. Quindi, con il nostro amico Luca Schieppati abbiamo deciso di regalar loro questo attimo di pausa e, speriamo, di bellezza. Un concerto a porte chiuse per pochi di loro, ahimè, ma che speriamo sapranno godersi. Abbiamo pensato e scelto il 2 giugno un po’ come data simbolo: è la Festa della nostra Repubblica, del nostro Paese, che va aiutato a rinascere e a ripensarsi, dalle basi, come la sanità e la musica».

Esprime riconoscenza Matteo Stocco, il direttore generale dell’ASST Santi Paolo e Carlo: «Un dono, quello di un concerto a noi dedicato, che accogliamo con emozione e gratitudine e di questo ringraziamo lo Spazio Teatro 89. Sono stati mesi estremamente faticosi, sia per il fisico sia per la psiche, che nessuno potrà dimenticare, tanto meno tutti gli operatori sanitari impegnati in questa emergenza. In molte occasioni la musica è stata una compagnia che ha alleviato tensioni e fatica in corsia, che ha strappato sorrisi a pazienti e operatori, contribuendo a ritrovare l’indispensabile energia».

Külli Tomingas (mezzosoprano) e Luca Schieppati (pianista)

Dove: Spazio Teatro 89, via Fratelli Zoia 89, 20153 Milano
Quando: Mercoledì 2 giugno, ore 17.

“A cuore aperto”, passioni e riflessioni in tre secoli di brani d’opera italiana

Interpreti: Aurora Tirotta (soprano); Külli Tomingas (mezzosoprano); Raffaele Facciolà (baritono), Luca Schieppati (pianista e narratore).

Il programma:

Giovanni Battista Pergolesi (1710-1736): “Lo conosco a quegli occhietti”, Duetto da “La serva padrona”;
Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791): “Ah guarda sorella”, Duetto dal “Così fan tutte”; “Donne mie, la fate a tanti!”, Aria dal “Così fan tutte”; “Soave sia il vento”, Terzetto dal “Così fan tutte”;
Gioacchino Rossini (1792-1868): “Dunque io son”, Duetto dal “Barbiere di Siviglia”;
Gaetano Donizetti (1797-1848): “Udite, udite, o rustici!”, Aria dall’“Elisir d’amore”; “Io son ricco, tu sei bella”, Duetto dall’“Elisir d’amore”;
Omaggio a Dante Alighieri nel 700° anniversario: “Era già l’ora che volge il disìo”, Melodia di Robert Schumann (1810-1856) adattata da Arrigo Boito (1842-1918) ai versi di Dante;
Francesco Cilea (1866-1850): “Io son l’umile ancella”, Aria da “Adriana Lecouvreur”;
Giuseppe Verdi (1813-1901): “O don fatale”, Aria dal “Don Carlo”;
Giuseppe Verdi (1813-1901)/Franz Liszt (1811-1886): Parafrasi dal “Rigoletto”;
Giacomo Puccini (1858-1924): “Donde lieta uscì”, Aria dalla “Bohème”;
Mina: “E se domani”.

Gioachino Rossini

Gaetano Donizetti

Chiara Boldreghini, anima a sud

Chiara Boldreghini, anima a sud

Chesta musica ccà è un canzoniere napoletano contemporaneo firmato dalla cantautrice Chiara Boldreghini, riletto alla luce della sensibilità jazzistica del pianista Riccardo Morpurgo, arrangiatore di tutti brani del disco e del fisarmonicista Fausto Beccalossi, ospite e arrangiatore di Ce stà ‘a luce. Per realizzare questo progetto, Chiara si è dedicata intensamente alla scrittura, alla traduzione e al perfezionamento della pronuncia del napoletano che è una vera e propria lingua, avvalendosi della collaborazione dell’attrice Nadia Fulco. Milanese di nascita, ma di origini campane infatti, con questo complesso e rifinito lavoro la Boldreghini ha voluto porgere un tributo alle sue radici e ai suoi affetti famigliari, scrivendo alcuni brani e interpretandone altri composti da autori a lei vicini, fra cui il fratello, musicista conosciuto come Oskar Boldre  e dallo stesso Morpurgo. L’amore, il sentimento per la propria terra d’origine, il ricordo, la nostalgia sono i temi di  questo album inteso come evoluzione di una prima bozza progettuale intitolata “Emerso Sommerso” e di “Lagonegro”, lavoro del 2004 di impronta più marcatamente Jazz. Chesta musica ccà ne ripropone i brani arrangiati, eseguiti ed interpretati in modalità asciutte ed essenziali, incentrate sulla forza narrativa della potente e al tempo stesso delicata voce di Chiara. Le dieci tracce del disco articolano un racconto denso di sentimenti, tratteggiato dall’intenzione decisa del canto melodioso della Boldreghini e dai ricami raffinati di Morpurgo, che la sostiene cesellando accordi e note in cui riecheggiano le trame sonore e le atmosfere che portano alla mente i Quartieri Spagnoli di Napoli, il Gran Bazar di Istanbul, la Medina Marrakesh o la Kalsa di Palermo… Un viaggio musicale in cui rintracciamo l’amore della Boldreghini per la musica popolare e un desiderio di viaggiare con la musica, le parole e  i colori della sua voce in un ideale Sud mediterraneo che è anche Sud dell’anima.

“La musica è un’arte legata allo stato d’animo, uno strumento di evoluzione per l’essere umano. Mi auguro che si apprezzi non tanto il risultato quanto il tentativo di trasmettere calore all’animo, una vibrazione d’amore”.

Chiara Boldreghini

Il CD di Chiara Boldreghini è disponibile su www.jazzy-records.com